Abstract
“Una volta che abbiate
conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete
stati e là desidererete tornare”, Leonardo Da Vinci. E così fu, da quando l’uomo
ha scoperto che anche lui può volare non riesce più a stare lontano dal cielo.
Così doveva essere, la razza umana si è conservata proprio grazie alla sua
mentalità di potare i sogni in realtà. Il volo fin nell’antichità era vista
come un modo di muoversi sacra e riservato agli dei. Secondo la legenda, le
streghe avevano la capacità di volare grazie alle loro magie e erano viste come
dei malvagie, tanto è vero che Il re inglese Giacomo I Stuart scrisse persino
un trattato di demonologia nel 1597 e con la sua legge del 1604 legalizzò la
condanna a morte delle streghe. In Francia, nel 1580, Jean Bodin pubblicò De la
demonomanie des sorciers, e pose le basi giuridiche per bruciare le streghe
legittimamente. Con gli anni volare diventatò più fantasioso che una cosa
cattiva, era un modo di sognare, di sentirsi liberi dagli vincoli terrestri ed
andare ovunque si vuole. Alcuni come Leonardo Da Vinci continuarono a sognare.
Poi qualcuno osò, ”i Wright” , nel Dicembre del 1903 fecero volare il loro flyer,
la prima macchina motorizzato manovrabile e con un passeggiero a poter volare. Volarono per 12 secondi per una distanza di
36,5 metri. Oggi, gli aeri passeggeri viaggiano
mediamente alla velocità di circa 800km/h e quindi difficilmente si riesce a
immaginare che una tecnologia così importante e avanzata abbia avuto anche esso
un inizio così.